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martedì 6 luglio 2010

Còren de Bràc [13/08/2010]

Se dalla città di Bergamo prendete la SP35, la strada provinciale che attraversa la Valle Seriana, ad un certo punto (dopo una trentina di km) incontrerete un bivio che vi condurrà al ridente paesino di Premolo (650 m s.l.m.).




Giungendo alla sommità del paese, nella località denominata Bratte, potrete parcheggiare la macchina e lasciarvi alle spalle il paese stesso, avventurandovi lungo il sentiero 245, che si inoltra nel bosco che sovrasta la Val Dossana.




Dopo aver camminato al fresco per una decina di minuti ecco che alla vostra destra troverete l'imbocco per un altro sentiero, all'inizio del quale un cartello in legno recita "Còren de Brac". Ed ecco che subito arriverete a questo grosso sperone di roccia calcarea, privo di vegetazione.
Saliteci: da qui avrete una bella panoramica (da vertigine) di tutta la valle e delle montagne circostanti, mentre stando in silenzio per un attimo non mancherete di sentire il grido delle aquile che vivono in zona.






All'inizio degli anni '60 sono stati ritrovati dei resti scheletrici ed alcuni attrezzi in selce presso il "Canal d'Andruna", un antro che nell'età del Rame veniva utilizzato per scopi funerari; questo luogo si trova nella stessa Val Dossana, e grazie a questi ritrovamenti sappiamo che l'uomo era già presente in queste zone intorno al 3000 a.C..


Lo spirito del luogo di questi posti è rappresentato dai monti stessi: le Prealpi Orobiche, che (pressoché incontaminate) rimangono le signore incontrastate di queste terre.