Dove il Genius Loci è ancora intatto.

martedì 23 marzo 2010

Rocca di Varano [06/08/2009]


Percorrete la Strada Statale 77 (che collega la costa marchigiana all’entroterra) fin verso la fine, avvicinandovi alla zona montana: troverete alla vostra destra, su un’altura rocciosa, una sorta di antico avamposto.
Sono i resti di un’antica rocca appartenente all'antica signoria camerinense dei Da Varano.

In essa può benissimo essere individuato lo Spirito che anima questi luoghi, i territori che circondano Camerino, e che una volta appartenevano appunto ai signori Da Varano.



Dell’antica fortezza rimangono alcuni resti del mastio e un torrione; ad essa si può accedere da un ponte levatoio, che sovrasta l'antico fossato delle origini (ormai coperto da sterpaglia).


Quassù lo sguardo è libero di spaziare dai monti Sibillini alla valle del Chienti, al monte Fungo (che fronteggia la rocca stessa).


Ora il tutto è completamente ristrutturato e adatto per ospitare mostre e manifestazioni culturali, come fosse un museo. Ciononostante conserva il fascino di qualcosa che è sì semidiroccato, ma ancora in piedi verso il cielo, testimone odierno di un’epoca ormai trascorsa ma che magicamente anima ancora gli spiriti delle genti; epoca spesso rievocata da manifestazioni folcloristiche che destano fascino ed interesse, come la Festa della Spada a Camerino.


Come si può osservare dall'indicazione turistica, la rocca è solo una tra le tante che costellano il paessaggio, come immagine della volta celeste su queste antiche terre.

venerdì 12 marzo 2010

Perugia [05/07/2009]

Il centro del centro Italia, dove si uniscono la romanità ed il Medioevo (delle squisite architetture gotiche); dove il verde intenso del paesaggio boscoso si sposa al tenue marrone della pietra e al rosso del cotto, colori che rendono appieno l'impressione dello spirito che dà vita a queste terre tipicamente umbre.

Carpire il genius loci di una città come Perugia in poco tempo è arduo: ci limitiamo quindi a lasciarvi queste poche impressioni, invitandovi a visitarla e, magari, ad intrattenervici per un sufficiente arco di tempo per respirarne la vera atmosfera.





martedì 9 marzo 2010

Amandola [20/06/2009]

Da Amandola si accede al versante est del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il cosiddetto "versante magico", poiché è su di esso che sono situati i vari luoghi leggendari di queste zone.
Detti luoghi ruotano attorno alla leggenda della Sibilla appenninica, e durante il Medioevo erano meta di pellegrinaggi da parte di cavalieri, esoteristi, studiosi, astronomi e negromanti che provenivano da tutta Europa.

Amandola è il primo di tre paesi situati lungo il tragitto che conduce al monte Sibilla, sulla cui vetta (attorniata da una sorta di "corona" rocciosa) si trova la grotta della Sibilla, ormai inaccessibile in quanto ridotta ad un cumulo di macerie.


Ad Amandola si inizia a respirare quell'atmosfera magica, oscura, incantata e senza tempo che caratterizza questi monti;


arrivati qui ci troviamo di fronte ad un caratteristico paese montano, in cui prevalgono le costruzioni di mattoni grezzi dal colore rossastro (che nei paesi più in alto, in particolare a Montemonaco, lascerà il posto alla pietra grezza).


La bellissima piazza è delimitata da un portico e da rustici locali, che accolgono caldamente i viandanti;


allontanandosi da essa ci si inerpica per stradine tortuose attorniate da costruzioni più rozze, fino ad arrivare al belvedere accanto alla chiesa di san Francesco.





Da qui si può godere del panorama che abbraccia tutta la vallata antistante.

martedì 2 marzo 2010

Belforte del Chienti [01/06/2009]


Belforte del Chienti è un piccolo paese in provincia di Macerata dal caratteristico aspetto montano, nonostante non sia ubicato molto in alto (347 m s.l.m.).
Domina la vallata del fiume Chienti, uno dei principali corsi d'acqua del maceratese assieme al fiume Potenza.

Dal belvedere della piazza principale si può avere una visuale piuttosto vasta del sud della provincia.


L'atmosfera che si respira è quella di un antico borgo medievale tra collina e montagna, ed ancora rimane inalterata, forse anche grazie alla scarsa popolosità: è infatti difficile imbattersi in anima viva, quando ci si trova a visitare questo paesello.