Da Amandola si accede al versante est del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il cosiddetto "versante magico", poiché è su di esso che sono situati i vari luoghi leggendari di queste zone.
Detti luoghi ruotano attorno alla leggenda della Sibilla appenninica, e durante il Medioevo erano meta di pellegrinaggi da parte di cavalieri, esoteristi, studiosi, astronomi e negromanti che provenivano da tutta Europa.
Amandola è il primo di tre paesi situati lungo il tragitto che conduce al monte Sibilla, sulla cui vetta (attorniata da una sorta di "corona" rocciosa) si trova la grotta della Sibilla, ormai inaccessibile in quanto ridotta ad un cumulo di macerie.
Ad Amandola si inizia a respirare quell'atmosfera magica, oscura, incantata e senza tempo che caratterizza questi monti;
arrivati qui ci troviamo di fronte ad un caratteristico paese montano, in cui prevalgono le costruzioni di mattoni grezzi dal colore rossastro (che nei paesi più in alto, in particolare a Montemonaco, lascerà il posto alla pietra grezza).
La bellissima piazza è delimitata da un portico e da rustici locali, che accolgono caldamente i viandanti;
allontanandosi da essa ci si inerpica per stradine tortuose attorniate da costruzioni più rozze, fino ad arrivare al belvedere accanto alla chiesa di san Francesco.
Da qui si può godere del panorama che abbraccia tutta la vallata antistante.
martedì 9 marzo 2010
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