Dove il Genius Loci è ancora intatto.

venerdì 19 novembre 2010

Grottammare [14/11/2010]

Lungo la costa adriatica della provincia di Ascoli Piceno, sul tratto che collega Ancona a Pescara, incontriamo diversi centri balneari. Tra questi ve ne sono alcuni che, oltre alla parte marittima, possiedono anche un centro storico posizionato sulle alture nelle immediate vicinanze.


E' il caso di Grottammare, paese natale di papa Sisto V (che, come dice un famoso detto, "non perdonava nemmeno Cristo" e sembra essere il vero genius loci qui, dato l'uso frequentissimo del suo nome per le attività commerciali):

sia passando dall'autostrada che dalla statale "Adriatica" è possibile vedere questo piacevole borghetto le cui mura sono disposte su diversi livelli, generando una sorta di terrazzamento e numerosi belvedere, il più in alto dei quali si trova nei pressi della rocca che sovrasta il borgo stesso.
La sensazione che questo arroccamento ci offre da lontano diventa sicuramente meno piacevole man mano che ci si addentra nelle strette viuzze. Il paese vanta uno straordinario assetto urbanistico, pressoché unico nel suo genere:


le mura ed i torrioni, che grazie alla loro posizione offrono meravigliose panoramiche sulla costa sottostante,


sono collegati in alcuni punti da scale interne che permettono di superare i dislivelli, conducendoci a piani intermedi sede di antichi lavatoi e fonti naturali,


o addirittura all'ingresso di grotte sotterranee nei pressi della collegiata di S. Lucia.


La piccola ma splendida piazzetta è incorniciata dalla chiesa, dal bar-alimentari con l'insegna d'epoca e dal singolare teatro dell'Arancio con le sue bellissime logge che danno sul mare.


I resti della rocca e della cinta muraria superiore sono splendidamente integrati nel verde del parco alla sommità del paese.


Quello che purtroppo lascia perplessi è lo stato di semi-abbandono e di desolazione che si nota passeggiando per le vie: alcune case sono fatiscenti, sulle mura della rocca abbondano le scritte fatte con bombolette, la pulizia scarseggia, vi sono discutibili accostamenti di nuove costruzioni al vecchio centro.
Dal nostro punto di vista è vero che bisogna far sì che lo spirito primigeno di un luogo resti incontaminato al punto da poter assaporare le suggestioni originarie, ma è pur vero che i luoghi dovrebbero ricevere i necessari interventi conservativi, proprio per evitarne il degrado e far sì che arrivino intatti alle generazioni future, al fine di tramandarne l'essenza.
Facciamo presente che il vecchio incasato di Grottammare è annoverato nella lista dei cosiddetti "Borghi più belli d'Italia": a maggior ragione valgono le osservazioni di cui sopra.

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